Clownterapia in sicurezza
Oggi voglio condividere due episodi di quella che definirei “clownterapia in sicurezza”.
Il primo si è svolto all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove era in cura una bambina infetta, per cui vi era l’obbligo di indossare le mascherine.
Il secondo è avvenuto presso il reparto di pediatria dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.
In questo caso, la bambina era affetta da salmonella, infezione che si trasmette anche con il semplice contatto con il corpo. Questa volta l’obbligo era di indossare i guanti in lattice.
Sono state due esperienze molto significative, sicuramente da segnalare data l’importanza che riveste la sicurezza nella nostra attività.
Sappiate, infatti, che in qualsiasi reparto stiate entrando, in qualsiasi stanza d’ospedale mettiate naso, dovete sempre chiedere a infermiere, caposala o chi preposto, se vi siano malattie infettive o trasmissibili. Ne va della salute dei bambini, ma anche della nostra, ovviamente.
Certo, nei grandi reparti è difficile ricordare nello specifico tutti i bambini, per cui sarà necessario e sufficiente andare per esclusione, ricordando semplicemente le camere in cui lavorare diversamente.
Svolgere clownterapia in sicurezza e con le adeguate precauzioni e informazioni è necessario per poter operare al meglio.