È stato introdotto in via sperimentale con la finanziaria del 2006, che ha voluto dare al cittadino uno strumento per sostenere le organizzazioni non lucrative, le attività di ricerca scientifica e sanitaria e le attività socialmente utili.
In sostanza, si tratta di una quota dell’imposta IRPEF, che lo Stato ripartisce tra enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Il contributo è spontaneo del cittadino e contestuale alla dichiarazione dei redditi.
Infatti, ogni contribuente può scegliere di destinare il 5 per mille delle proprie imposte effettive ad un ente sociale da lui scelto.
Attraverso tale misura fiscale, i cittadini che lo vogliano possono destinare una quota dell’IRPEF a enti che si occupino di attività socialmente utili, come enti no profit, associazioni di volontariato, onlus, enti di ricerca scientifica e sanitaria, associazioni sportive.
La destinazione non comporta oneri aggiuntivi, dato che il contribuente che la effettua è obbligato in ogni caso a pagare l’IRPEF.
Non costa nulla a chi la fa, ma significa tanto per chi la riceve!