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Autore: Teniamoci Per Mano APS

Spartan Junior Race e Teniamoci per Mano Onlus: insieme è più bello e semplice…sorridere!

Spartan Junior Race è stata studiata per aiutare i giovani atleti (dai 4 ai 13 anni) ad avvicinarsi al mondo dello sport, fino a diventare veri “Spartans”. Questo evento offre l’opportunità, per i più piccoli, di sviluppare e testare la propria forma fisica, nonché competitiva, in un ambiente stimolante, all’aria aperta dove divertirsi e sporcarsi è d’obbligo!

I piccoli Spartans dovranno correre, testare il loro equilibrio, passeggiare, strisciare sotto il filo spinato (finto) e scavalcare ostacoli, attraverso un percorso divertente che li aiuterà a scoprire quanto in realtà possono essere forti. Il percorso viene in tutto e per tutto costruito come quello degli adulti, ma su misura. Giunti alla fine, verranno premiati con la medaglia, come segno di riconoscimento dei loro sforzi.

La nostra Missione

Perché gli adulti dovrebbero avere tutto il divertimento? La nostra missione è quella di ispirare i bambini a uscire, essere attivi e divertirsi. Vogliamo incoraggiare i bambini a saltare, correre e aiutare gli altri mentre superano gli ostacoli.

Non si è mai troppo piccoli per porsi degli obiettivi e festeggiare insieme agli altri di averli superati. Le sfide sono stimolanti a tutte le età e lo sono ancora di più se affrontate con grande forza di volontà e divertimento.

Il Percorso

Il percorso Spartan Junior Race va dai 750 metri fino ai 2,5 kilometri, in base alla fascia di età dei partecipanti. Lungo il percorso i piccoli Spartans troveranno dai 10 ai 20 ostacoli, a seconda della lunghezza. Insomma, un percorso su misura che non ha nulla da invidiare a quello degli adulti. Le iscrizioni sono aperte a tutti i bambini di età compresa tra i 4 e i 13 anni.

Le iscrizioni sono possibili on line al costo di 15€ a bambino, oppure in sede prima della partenza delle batterie, al costo di 20€ a bambino.

Le batterie saranno formate al massimo da 25 bambini alla volta, per assicurare il divertimento di tutti, in totale sicurezza. Anche loro riceveranno il loro pack gara al momento della registrazione, la maglia e la medaglia al traguardo, proprio come i “veri” Spartans!

Iscriviti al Spartan Junior Race Orte 2016

Iscriviti al Spartan Junior Race Milano 2016

Spartan Junior Race e Teniamoci per Mano Onlus

Spartan Junior Race – Italia, per il 2016, ha deciso di supportare l’associazione di clownterapia “Teniamoci Per Mano Onlus”, donando una parte delle quote d’iscrizione dei piccoli “Spartans” che gareggeranno in Italia.

Spartan Race ha preso a cuore la missione dell’associazione, perché attraverso la “Terapia del sorriso”, tutti i bambini possano sorridere e divertirsi nella loro personale e difficile corsa ad ostacoli della vita. Il piccolo “Spartan” dunque, correrà per quell’Amico di cui conosce solo la storia e a cui dedicherà la sua gara.

Il sorriso è la chiave per affrontare tutte le sfide della vita, questo è il credo di “Teniamoci Per Mano Onlus” ed è questo ciò che vorremmo trasmette a tutti i bambini che parteciperanno al nostro evento trasmettendo loro, il valore della solidarietà sportiva e morale, ma soprattutto che il loro momento di gioco e di divertimento, donerà ai piccoli pazienti in ospedale, la possibilità di divertirsi e di tornare a sorridere con i clown dottori dell’associazione “Teniamoci per mano Onlus”, al di là delle loro barriere e degli ostacoli che da veri “Spartan” affrontano per vincere la loro battaglia.

Un sorriso per i bambini

Lunedì 04 gennaio 2016 presso il Mercato Caramanico abbiamo partecipato all’iniziativa ‘Un sorriso per i bambini’ promossa dall’associazione Ciro Vive, fondata da Antonella Leardi la mamma di Ciro Esposito, evento patrocinato dal Comune di Napoli. Era presente anche il Sindaco Luigi De Magistris e il vice presidente della SSC Napoli Edoardo De Laurentiis, che donerà dei gadget della squadra azzurra a tutti i bambini. a questa bellissima iniziativa che ha visto tantissime associazioni, scuole, il Terzo settore, i commercianti e il Comune.

26° Giornata Universale dell’infanzia: noi c’eravamo

Per la 26° edizione della Giornata Universale dell’Infanzia il giorno 24 novembre, presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare, noi della Teniamoci per mano Onlus non potevamo mancare. Realizzata dal Comitato Regionale UNICEF della Campania, insieme al MIUR, e patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, dal CSV Napoli, dall’Istituto Studi Filosofici del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dalle Forze armate. Gli ospiti, tra i quali anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e l’inviato di “Striscia la Notizia”, Luca Abete, sono stati accolti dalla Presidente del Comitato UNICEF Campania, Margherita Dini Ciacci, e dalla Presidente della Mostra d’Oltremare, Donatella Chiodo.

La 26° Giornata dell’infanzia, che si è aperta con la Fanfara dei Bersaglieri della Brigata Garibaldi di Caserta, ha visto la partecipazione di decine di artisti, tra i quali: il chitarrista Phil Palmer, il Deputato Ucraino e tenore, Taras Kurchyk, gli attori di “Un Posto al Sole”, Luca Abete, i protagonisti di Made in Sud, Angelo Di Gennaro e i cantanti Anna Capasso, Zoya, Volodymyr Lyashuk e il Giardino dei Semplici; giocolieri, maghi, clown e maschere e quasi 2.000 tra bambini e ragazzi delle scuole della Campania che hanno aderito al concorso di Unicef Campania e Miur Regionale, dal titolo “Nutrirsi bene. Nutrirsi tutti”. I lavori degli studenti sono stati valutati da una giuria di esperti degli enti organizzatori e dagli Chef internazionali amici UNICEF: Pietro Parisi, Stefano Callegaro, Gino Sorbillo e Vito Gnazzo.
Presenti anche i membri del Consiglio junior della V Municipalità, Vomero-Arenella,e della consulta dei giovani professionisti e imprenditori della Campania, i Comuni di Acerra, Calvi Risorta, Casamarciano, Cimitile, Liveri, Marigliano, Nola, Parete, Polla, San Vitaliano, Santa Maria La Carità, Pozzuoli e la III, la V e la X Municipalità di Napoli.

Numerose le iniziative promosse nel corso di questa giornata: dalle testimonianze dei sindaci che hanno conferito la cittadinanza onoraria ai bambini nati da genitori stranieri residenti sul proprio territorio e che hanno deliberato la costruzione, con l’Unicef, delle Città amiche dei bambini e degli adolescenti; all’appello di Virginia Ciaravolo, presidente dell’associazione “Non più violenza infinita sulle donne”, rivolto alle tante mamme presenti; fino al corso di formazione per la Rianimazione Cardiopolmonare di Base e Defibrillazione Precoce tenuto dal Centro di Servizi per il Volontariato (CSV) di Napoli, presieduto da Nicola Caprio.
Tanti gli interventi, moderati da Paolo Coletta, ambasciatore Unicef: l’assessore regionale alle Risorse Umane, Pasquale Sommese; il Garante per l’Infanzia della Regione Campania, Cesare Romano; il direttore dell’Istituto penale minorile di Nisida, Gianluca Guida; il presidente CSV Napoli, Giuseppe De Stefano; il tenente colonnello, Guido Calierno; Maria Adele Ciotola della Caritas; Rosalba Cerqua per la Fondazione Banco di Napoli per l’Infanzia; i bimbi del Centro Layla, della comunità di Polla; Mario Porfito, ambasciatore Unicef; Mimì De Maio con il suo flash mob dalla parte dei bambini.

26° Giornata Universale dell’Infanzia: un’altra importante iniziativa alla quale non potevamo non dare il nostro contributo.

Cinque anni, migliaia di sorrisi

Strappare un sorriso a chi fatica a trovarne uno è stato l’obiettivo che ci siamo posti quando, cinque anni fa, abbiamo intrapreso questa attività, trasformando il nostro sogno in una realtà concreta. E da cinque anni operiamo in tal senso, circondati dall’affetto e dalla gratitudine di coloro ai quali abbiamo donato un po’ di noi.
Perché, in fondo, quando si diventa clown, si assume quasi una missione: quella di far star meglio e di portare il sorriso alle persone che ne hanno più bisogno.
Portiamo risate a domicilio, con i nostri nasi rossi invadiamo ospedali e reparti e non ne usciamo finché non abbiamo contagiato chi vi troviamo con la nostra allegria, la nostra gioia e i nostri scherzi.

ISCRIVITI AI NOSTRI CORSI DI CLOWNTERAPIA

Essere clown non è semplicemente far cose divertenti per far ridere le persone. Essere clown significa fare tutto ciò per lanciare un messaggio di solidarietà a chi ne ha bisogno, per fargli sentire che non è solo nella sua battaglia, ma che può contare su una squadra di camici bianchi e nasi rossi.
È una missione che stiamo portando avanti con tenacia e che, fino ad ora, ci ha permesso di intervenire in ben 22 ospedali di 9 diverse regioni, per un totale di 5000 giornate del sorriso.
Cinque anni di sorrisi sono stati un buon inizio, ma non è abbastanza: puntiamo a fare sempre di più.

Quando a stupire sono loro

Quando a divertire siamo noi, ma a stupire sono loro è la parte che preferisco!
È il caso di una clownerie che abbiamo sperimentato in questi giorno, molto simpatica e che ha funzionato davvero bene, riservandoci piacevoli sorprese.
In ogni camera in cui siamo entrati e in cui lo abbiamo proposto, questo sketch è durato almeno 15 minuti, abbiamo giocato senza dover neanche fare i palloncini!

La meravigliosa clownterapia

La scena si svolge come segue.
Il primo clown entra in camera, spiega ai bambini di aver preso un oggetto al secondo clown e di volerlo nascondere sotto al cuscino di uno di loro per non farglielo trovare. “Lo nascondo qui, non lo troverà mai! Reggetemi il gioco!”.
Il secondo clown aspetta fuori la porta e tutti lo sentono urlare, disperandosi perché non riesce a trovare il famoso oggetto!
Il primo clown se la ride e cerca la complicità di bambini, ormai sicuro di aver ben nascosto l’oggetto, ma ecco che il secondo clown spalanca la porta e una volta entrato in camera, cosa succede?
Lasciate che i bambini partecipino attivamente al gioco. Noi l’abbiamo fatto e ciò a cui abbiamo assistito ci ha lasciati a bocca aperta!
È stato straordinario vedere come tutti i bambini abbiano detto all’altro clown dove fosse nascosto l’oggetto, aiutandolo a rientrarne in possesso.
Un effetto sorpresa che non ci si aspettava, ma che ci dimostra ancora una volta quanto i bambini siano avanti rispetto a noi adulti!

Clownterapia in sicurezza

Oggi voglio condividere due episodi di quella che definirei “clownterapia in sicurezza”.
Il primo si è svolto all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove era in cura una bambina infetta, per cui vi era l’obbligo di indossare le mascherine.
Il secondo è avvenuto presso il reparto di pediatria dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.
In questo caso, la bambina era affetta da salmonella, infezione che si trasmette anche con il semplice contatto con il corpo. Questa volta l’obbligo era di indossare i guanti in lattice.

igiene e sicurezza per la clownterapia negli ospedali
Sono state due esperienze molto significative, sicuramente da segnalare data l’importanza che riveste la sicurezza nella nostra attività.
Sappiate, infatti, che in qualsiasi reparto stiate entrando, in qualsiasi stanza d’ospedale mettiate naso, dovete sempre chiedere a infermiere, caposala o chi preposto, se vi siano malattie infettive o trasmissibili. Ne va della salute dei bambini, ma anche della nostra, ovviamente.
Certo, nei grandi reparti è difficile ricordare nello specifico tutti i bambini, per cui sarà necessario e sufficiente andare per esclusione, ricordando semplicemente le camere in cui lavorare diversamente.
Svolgere clownterapia in sicurezza e con le adeguate precauzioni e informazioni è necessario per poter operare al meglio.

Fiera dei Beni Comuni

Con il taglio del nastro del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si è aperta ufficialmente la Fiera dei Beni Comuni, l’evento che mette in mostra le buone prassi del volontariato della città e della provincia, organizzato dal Csv Napoli (Centro di servizi al volontariato). La manifestazione, che andrà avanti fino alle 21 di domani, sabato 16 maggio, si tiene nel complesso monumentale di Santa Chiara, in piazza del Gesù. All’inaugurazione ha partecipato anche l’assessore ai beni comuni Carmine Piscopo e il presidente del Csv Napoli, Giuseppe De Stefano. Stand, seminari, animazione e concerti: la Fiera rappresenta un momento di grande coinvolgimento e aggregazione, un’occasione per incontrarsi e ripensare in modo critico gli stili di vita, per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni alla sostenibilità, alla legalità ed alla solidarietà, per riflettere sul rispetto dei beni comuni, sull’attenzione verso l’altro e per diffondere e condividere comportamenti consapevoli.

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