Perché diventare un clown
La clownterapia è divenuta, col passare degli anni, un’attività molto diffusa in tutto il mondo. Ciò anche grazie alla presenza di tante onlus, associazioni e fondazioni a ciò adibite.
Il motivo principale sta nel riscontro che applicare la Terapia del Sorriso – altro nome utilizzato per la clownterapia – ha sui destinatari di quest’ultima.
Coloro i quali entrano in contatto con i Clown Dottori sono assaliti da una caterva di allegria, di sorrisi e di spensieratezza che alleggerisce il momento infelice che stanno trascorrendo in ospedale, nelle case di cura, negli orfanotrofi, nei centri sociali e in tutte le strutture che prevedono un disagio socio-sanitario sul quale la clownterapia può agire.
Perché scegliere di essere un clown
Scegliere di diventare clown significa scegliere di fare volontariato. E decidere di fare volontariato è una scelta scaturente da molteplici fattori e da altrettanti motivi. E questi ultimi sono assolutamente personali. Cambiano infatti da persona a persona, poiché la vocazione – perché di vocazione si tratta – arriva nella vita degli individui per ragioni indubbiamente personali e uniche.
Ma alla base c’è la stessa convinzione: c’è il credere in qualcosa di positivo. C’è la fede nei riscontri utili che le proprie azioni possono avere nei confronti di chi ne ha estremamente bisogno.
E decidere di farlo donandosi alla clownterapia, quindi scegliendo di formarsi per aiutare gli altri con un naso rosso al centro del viso, è segno di una sensibilità acuta nei confronti della fantasia, della gioia e della positività.
Un clown decide di credere nella magia del sorriso, una magia che decide di portare in posti in cui viene dimezzata, o addirittura annullata. E decide di utilizzare quella magia nei confronti di chi ne ha davvero bisogno, per far sorridere un bambino, un paziente, chiunque ne abbia bisogno, allontanandoli dai problemi sociosanitari e rendendoli spensierati per un po’.